A poche settimane dalla chiusura del Sinodo della Chiesa universale “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”, l’Assembla Sinodale ha elaborato e votato un Documento Finale, che papa Francesco ha sottoscritto, escludendo la pubblicazione di una successiva esortazione apostolica, perché, dice, “basta quello che abbiamo approvato. Nel documento ci sono già indicazioni molto concrete che possono essere di guida per la missione delle Chiese, nei diversi continenti, nei diversi contesti”. Il papa ha inteso così riconoscere il valore del cammino sinodale compiuto in questi anni.
Tra i numerosi aspetti trattati nel documento, grande attenzione è riservata ai processi decisionali e alla sinodalità applicata agli organismi di partecipazione.
Il ruolo degli organismi di partecipazione e il valore del ‘consigliare nella Chiesa’ furono al centro di numerose riflessioni, omelie, meditazioni del Card. Martini, in diverse occasioni: con il Consiglio Pastorale diocesano e, soprattutto, durante lo svolgimento del Sinodo 47° della diocesi di Milano. Alla conclusione del percorso, il 1° febbraio 1995, durante una celebrazione eucaristica in Duomo, il cardinale tratteggiò la sua visione della sinodalità: “Ho inteso pormi in posizione di riverente ascolto di quanto lo Spirito volesse dire alla nostra Chiesa, mediante le voci di tutti; non intendevo e non intendo, con questo, rinunciare al mio compito di discernimento, ma desideravo che esso nascesse da un lungo tempo di macerazione e di ascolto”.