È morto la mattina del 12 maggio Renato Corti, vicario generale dell’Arcidiocesi di Milano durante l’episcopato di Carlo Maria Martini e poi vescovo di Novara, nominato cardinale da papa Francesco nel 2016.
Nato a Galbiate (Lc) nel 1936, ordinato prete il 28 giugno 1959 dal cardinale Montini (futuro Paolo VI), svolse i suoi primi incarichi a Caronno Pertusella come coadiutore e al Collegio arcivescovile di Gorla come direttore spirituale. Nel 1969 si trasferì a Saronno con lo stesso incarico e poi come rettore del biennio del corso teologico. Nel 1980fu scelto dall’arcivescovo Martini, arrivato quello stesso anno a Milano, come vicario generale. Dieci anni dopo venne nominato vescovo di Novara, facendo l’ingresso nella nuova diocesi il 3 marzo 1991. Ricoprì anche diversi incarichi in ambito CEI, tra cui quello di vicepresidente.
Terminato nel 2011 il suo servizio episcopale per limiti di età, ha vissuto da allora a Rho (Mi) presso il centro di spiritualità dei Padri oblati missionari. Il 19 novembre 2016 ha ricevuto la porpora cardinalizia da papa Francesco.
Nel giugno 2015 Corti ha rilasciato alla Fondazione Martini una lunga e intensa intervista sulla sua collaborazione e sul suo rapporto con il Cardinale, partendo dal primo incontro avvenuto all’inizio degli anni Settanta, quando il biblista gesuita venne a predicare gli Esercizi spirituali ai giovani preti ambrosiani: “Quegli Esercizi – racconta Corti nell’intervista –sono stati tra i più importanti che io abbia vissuto: lì ho percepito quanto il Vangelo possa essere nella vita dell’uomo un vino buono e forte”. Nel nostro archivio è disponibile la versione integrale. Qui sotto una clip con alcuni passaggi.